In una casa, le tende finiscono spesso per fare la fine di Cenerentola: evitate, relegate in un angolo, degnate di attenzione solo quando non se ne può proprio fare a meno. Eppure, se c’è un “dettaglio” dell’arredamento in grado di fare la differenza questa è proprio la tenda.
Se pensi di liquidare la questione con una scrollata di spalle e un “sì, va bene, ma alla fine una vale l’altra!” sappi che scegliere le tende in modo approssimativo e frettoloso non solo è un peccato ma può persino avere effetti disastrosi, come rovinare completamente la vivibilità di una stanza o buttare all’aria in pochi secondi un’armonia estetica costruita in modo certosino.
Bisogna anche ammettere, però, che scegliere le tende giuste è impresa tutt’altro che semplice: è meglio una tenda arricciata o una tenda a pacchetto? Come si prendono le misure? Quale tessuto è più adatto per un ambiente poco luminoso? In questo articolo proveremo a rispondere a un po’ di domande.
Consapevole di quanto possa essere difficile scegliere le proprie tende da interno, ho cercato di realizzare una guida ai modelli di tende da interni utile per “schiarirsi le idee” e capire quali sono i modelli preferiti. Ecco una breve guida sulle tende… per chi non se intende!
TENDE MORBIDE o tende arricciate
Le tende morbide sono un po’ le tende per eccellenza, le più conosciute e diffuse. Sono anche le tende più versatili perché, a seconda di come vengono declinate, si adattano ad ogni ambiente, essenziale o sfarzoso, tradizionale o contemporaneo, informale o rigoroso. Questo perché le tende morbide possono essere realizzate con ogni tipo di tessuto, con arricciature ricche o leggere, con uno o due pannelli di stoffa, con apertura centrale o laterale.
Inoltre si possono avere tende singole o doppie e aggiungere decorazioni e dettagli come drappi, mantovane, passamanerie etc. Possono essere montate su bastone o su binario e possono avere una movimentazione manuale o motorizzata. I risultati di queste combinazioni sono quindi infiniti. Insomma una quantità di combinazioni da far perdere la testa.
Anche per quanto riguarda la lunghezza delle tende morbide non c’è un’unica linea di pensiero: negli anni passati la tendenza era quella di realizzarle “a sfioro” – ad 1 o 2 cm dal pavimento – per rendere più agevole la pulizia, ma le ultime tendenze le vorrebbero in appoggio su davanzali o pavimenti – da 3-4 cm fino a oltre i 10cm – in modo da creare morbide pieghe.
La tenda che tocca terra è raffinata, perfetta sia per ambienti eleganti che per stanza semplici cui si vuole dare un’aria più sofisticata; quelle che appoggiano abbondantemente a terra sono di solito adatte ad ambienti molto ampi ed eleganti e per questo sono meno diffuse.
Pulizia e praticità
Nel momento in cui si decide la lunghezza della tenda bisogna considerare che la tenda lunga può impolverarsi un po’ di più rispetto alla tenda di lunghezza standard e che in presenza di amici a quattro zampe dal pelo lungo potrebbe richiedere un po’ più di accortezze, ma credetemi non si tratta di nulla di trascendentale. Altro discorso invece è da farsi se l’ambiente in cui decidere di installarle è piccolo oppure di passaggio frequente: in quel caso, per motivi di praticità, potrebbe essere il caso di optare per qualche cosa di più corto, oppure appena appoggiato.
Una cosa che tengo a sottolineare però è che non tutti i tessuti si prestano ad essere confezionati “a sfioro”: tutte le tipologie di tessuti naturali come i lini e le fibre stropicciate e destrutturate sono assolutamente da evitarsi in questo tipo di finitura: esse risentono molto dell’umidità della stanza e dell’atmosfera e per tanto tenderanno ad allungarsi ed accorciarsi a seconda che sia una giornata di bel tempo oppure un periodo piovoso. In aggiunta, i trattamenti che destrutturano le fibre del tessuto per renderlo morbide, cascante e “da non stirare”, movimentano la trama e l’ordito in modo irregolare, per cui è praticamente impossibile squadrare questi tessuti seguendo il filo.
Nel caso di una finestra? Tenda lunga o tenda corta?
Questo è un eterno dilemma; da un lato la tenda lunga arreda sicuramente di più, ed in caso di soffitti bassi aiuta ad allungare visivamente la finestra e rendere più arioso l’ambiente, dall’altro però è altrettanto vero che in certi contesti, con spazi ristretti, installare una tenda corta permette di recuperare spazio sotto la finestra per un mobile o una scrivania.
Arricciatura: doppia, singola, una volta e mezza?
Per quanto riguarda l’arricciatura questa può variare a seconda di più fattori:
- da un lato occorre tener presente che tipo di finitura si preferisce realizzare (pieghe fisse, doppie pieghe, faldone, calice, onda ecc) in quanto per ognuna di queste esiste una quantità di tessuto appropriata;
- da un altro lato anche la combinazione di tipologia di tessuto scelto e quantità di spazio a disposizione è fondamentale – in presenza di un tessuto corposo e spazio limitato sarebbe da preferirsi una ricchezza inferiore poiché si rischierebbe di sovraccaricare la stanza;
- occorre anche tener presente se il tessuto scelto è in tinta unita oppure se ha un disegno: una fantasia ricca e vistosa ha bisogno di un certo spazio per essere apprezzata, di conseguenza occorre fare attenzione che, una volta raccolta la tenda, il disegno sia comunque valorizzato; diversamente una tenda in tinta unita ricca esalterà maggior mente il valore del tessuto scelto e non risulterà uno “straccetto” appeso.
In linea generale comunque l’arricciatura ricca è considerata più elegante e classica, quella leggera è considerata più sobria e moderna.
Scrivi un commento